E’ proseguita sino a sabato la ricerca dei dispersi del crollo del ponte Morandi a Genova, che ha provocato 43 morti, 14 feriti e circa 600 sfollati.
Per far fronte alla situazione, l’azienda ospedaliera «Santa Croce e Carle» ha attivato sin da subito il «Trauma Center Psicologico» per il sostegno alle vittime dell’incidente, i loro famigliari e i cittadini coinvolti come si legge su (La Stampa).
Gruppi di psicologi stanno operando in presidi attivati sul luogo e nelle vicinanze per offrire supporto alle persone coinvolte nel disastro, ai testimoni ed ai famigliari delle vittime (Quotidiano.net).
Le principali testate nazionali evidenziano come l’incidente abbia incrementato disturbi psichici nella popolazione coinvolta, in particolare legati all’ansia (Repubblica), rendendo necessari interventi psicologici competenti e tempestivi; la possibilità di rielaborare l’evento traumatico permette di prevenire o attenuare il manifestarsi della sintomatologica post-traumatica o di disturbi ansiosi o somatici nel medio termine.
Ricordiamo come i soccorritori, al pari delle vittime e dei famigliari coinvolti direttamente, necessitino di particolari attenzioni al rientro delle operazioni di soccorso.