Si è tenuto lunedì 21 maggio scorso, nella splendida cornice del Palazzo Spalletti Trivelli a Reggio Emilia, il convegno organizzato dalla Questura di Reggio Emilia, con la collaborazione dell’UniMORE e di PxP Emilia-Romagna.
Altamente partecipato sin dalle prime battute del mattino e fino alle conclusioni del pomeriggio, ha visto la presenza di molte autorità. Fra questi il Capo della Polizia di Stato Gabrielli, che nel discorso di chiusura dei lavori della mattinata ha invitato a non soccombere alle paure del terrorismo.
Il Procuratore Nazionale Antiterrorismo, Cafiero De Raho e il Direttore Centrale anticrimine della Polizia di Stato, Rizzi, hanno posto l’accento l’uno sull’efficacia della normativa italiana, l’altro sullo studio del linguaggio non verbale e dei segnali che possono essere utili per decodificare in anticipo il rischio di attentato. Imperniato invece sulla necessità della prevenzione e della riduzione del danno l’intervento di Giannini, Direttore della Centrale di Prevenzione della Polizia di Stato.
L’evento ha coinvolto psicologi, forze dell’ordine, vigili del fuoco, appartenenti al mondo della sanità, studenti e accademici con un taglio multidisciplinare che ha fornito una cornice di riferimento e molti aspetti pragmatici di intervento.
Tra gli accademici, l’emerito Prof. Canter dell’Università di Liverpool , e il direttore Transcrime, docente presso la Cattolica di Milano, prof. Savona che hanno posto l’accento sul contributo scientifico nell’individuazione dei criteri preventivi di un attacco.
Nel pomeriggio, dopo un ulteriore contributo di Canter sull’uso dell’analisi dei costrutti volto alla comprensione della “mappa” dei terroristi, ai fini di una rieducazione e della prevenzione della radicalizzazione, il Dr Gallo dirigente del Gabinetto regionale della Polizia Scientifica del Triveneto ha posto l’attenzione sulla scena del crimine.
La dottoressa Paladini, esperta di criminologia e Presidente di PxP Emilia Romagna, ha tracciato una analisi del rischio psicologico dell’attentato terroristico e del trauma psicologico che ne consegue. A chiudere gli interventi, la relazione della collega Michela Taddei Saltini che ha proposto una disamina psicologica dei vari attori presenti sullo scenario di rischio, in un’ottica di prevenzione primaria.
Decisamente ricca di spunti e animata da un confronto con il pubblico presente, la tavola rotonda che ha visto la partecipazione della Professoressa De Fazio dell’Università di Modena e Reggio, della Dottoressa Pelagotti, Presidente di PxP Toscana, del Dottor Lori, Direttore di Sforge e naturalmente del Professor Canter.
Un sentito ringraziamento da parte di PxP Emilia Romagna va alla Questura di Reggio Emilia, per il lavoro organizzativo di cui si è sobbarcata per il successo dell’iniziativa, alla CREDEM che ha contribuito all’evento e alla Fondazione Pietro Manodori, della Cassa di Risparmio di Reggio Emilia.
Ultimo ma non ultimo il ringraziamento a tutti i colleghi di Psicologi per i Popoli di Como, Cuneo, Trentino, Lazio e Toscana che hanno voluto partecipare portando in sala la presenza della nostra Federazione.